Il trattamento dell’immigrazione come una questione di sicurezza non è fondato su prove. Quel che è peggio, è controproducente e dannoso. Molto più grave della possibile minaccia che l’immigrazione può rappresentare è la minaccia reale della securitizzazione del controllo dell’immigrazione, della militarizzazione dei confini e della militarizzazione delle menti. I controlli alle frontiere creano reti di contrabbando e traffico di persone. Nessuno si rivolgerebbe ai trafficanti se potessero attraversare liberamente le frontiere, quindi il controllo delle frontiere incoraggia la criminalità. Mette i migranti in debito con i gruppi criminali, esponendoli all’estorsione, al lavoro forzato e alla prostituzione. Dà inoltre agli attori statali il potere di derubare ed estorcere ai migranti impunemente.
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