Non è vero che gli individui possiedono una “libertà naturale” prescrittiva nelle loro attività economiche. Non c’è un diritto “compatto” che conferisca diritti perpetui a coloro che hanno o su coloro che acquisiscono. Il mondo non e’ così ben governato dall’alto che l’interesse privato e sociale coincidano sempre.
Non è una deduzione corretta dai principi di economia che l’interesse personale illuminato operi sempre nell’interesse pubblico. Né è vero che l’interesse generale è illuminato, più spesso individui che agiscono separatamente per promuovere i propri fini sono troppo ignoranti o troppo deboli per raggiungerli.