Ma il reddito di cittadinanza andrebbe alla persona più ricca del paese e alla più povera, e nella stessa quantità agli sposati e ai singoli; agli impiegati, ai lavoratori autonomi e ai disoccupati; e alla persona che soffre di disabilità e alla persona sana. Il reddito di cittadinanza per le persone anziane e per i giovani potrebbe essere di importo diverso, ma l’importo sarebbe interamente determinato dall’età della persona, e da nessun’altra circostanza: quindi ogni settantenne sarebbe trattato allo stesso modo, e ogni bambino di cinque anni sarebbe trattato allo stesso modo, qualunque sia la loro salute, ricchezza, reddito, alloggio o relazioni familiari. Il proprietario del negozio bruciato riceverà un reddito di cittadinanza, e lo riceverà anche l’incendiario che l’ha bruciato – e per esprimere la speranza che i detenuti tornino alla società come membri stimati e responsabili di essa, potrebbe essere importante per i detenuti ricevere il loro reddito di cittadinanza mentre sono in carcere. È difficile prevedere alcuni degli effetti del reddito di cittadinanza, in relazione al mercato del lavoro, all’economia, ai rapporti familiari e alla struttura familiare. È altresì difficile prevedere esattamente l’effetto che potrebbe avere un reddito di cittadinanza sulla coesione sociale: ma non ci vuole un grosso sforzo di immaginazione per credere che non possa che essere positivo.

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