Oltre alle minacce di contaminazione, quasi tutti questi progetti estrattivi spiccano anche semplicemente per quanta acqua richiedono. Ad esempio, ci vogliono 2,3 barili di acqua per produrre un singolo barile di petrolio dalle sabbie bituminose, molto più dei 0,1 – 0,3 barili di acqua necessari per ogni barile di greggio convenzionale. Questo è il motivo per cui le miniere di sabbie bituminose e gli impianti di potenziamento sono circondate da quegli sterili “stagni” giganti visibili dallo spazio. Il fracking sia per gas estratto da argille che “tight oil” allo stesso modo richiede molta più acqua rispetto alla perforazione convenzionale ed è molto di più ad alta intensità idrica rispetto ai metodi di fracking utilizzati negli anni ’90. Secondo uno studio del 2012, gli “eventi” di frack moderno (come vengono chiamati) usano una media di cinque milioni di galloni di acqua – “Da 70 a 300 volte la quantità di fluido usato nel fracking tradizionale.
“Una volta usata, molta acqua è radioattiva e tossica. Nel 2012, l’industria ha creato 280 miliardi di galloni di tali acque reflue nei soli Stati Uniti – “Abbastanza per inondare tutta Washington DC sotto una laguna tossica alta 22 piedi”, come The Guardian ha notato.
In altre parole, l’energia estrema richiede che noi distruggiamo una grande quantità della sostanza essenziale che ci serve per sopravvivere, l’acqua, per continuare a estrarre in quantità le stesse sostanze che minacciano la nostra sopravvivenza e delle quali potremmo fare a meno. Questo sta accadendo, inoltre, in un momento in cui le fonti di acqua dolce sono in pericolo in tutto il mondo. Infatti, l’acqua utilizzata nelle operazioni di estrazione viene spesso da falde acquifere che sono già esaurite da anni di siccità seriali, come nel caso della
California del sud, dove i cercatori osservano l’enorme “Monterey Shale”, (scisti),
e in Texas, dove il fracking è salito alle stelle negli ultimi anni. Nel frattempo, il
Karoo: una regione arida e spettacolare del Sudafrica che Shell sta progettando di sottoporre a fratturazione idraulica, letteralmente si traduce come “terra della grande sete”. Il che aiuta a spiegare perché Oom Johannes Willemse, un leader spirituale locale, dice: “L’acqua è così santa. Se tu non hai acqua, non hai niente per cui valga la pena vivere.” Aggiunge,”combatterò fino alla morte. Non permetterò che quest’acqua venga distrutta.”