La mancanza di una completa ricapitalizzazione del sistema bancario europeo ferito è stata un’omissione che segna uno dei punti di svolta fondamentali nella crisi. Con l’aiuto di prestiti a basso interesse della BCE di Trichet, molte banche sono ricorse al tentativo improvvisato di aumentare i loro profitti acquistando debito pubblico a più alto rendimento. Ma l’incapacità di costruire nuovo capitale non lascerebbe le banche europee in condizione di assorbire ulteriori shock. Mentre gli Stati Uniti hanno iniziato a stabilizzarsi, in Europa la crisi bancaria del 2008 si sarebbe sommata un anno dopo ad una nuova crisi: il panico nel mercato del debito pubblico dell’Eurozona. Il filo conduttore tra la crisi dei subprime e la crisi della zona euro è stata la fragilità dei bilanci bancari europei. In seguito, la combinazione delle due crisi avrebbe segnato una delle inflessioni più significative nella storia economica europea dal 1945. Avrebbe scosso la politica europea alle sue fondamenta. Avrebbe originato una netta divisione nell’economia atlantica tra Europa e America e avrebbe rappresentato una profonda sfida per le relazioni transatlantiche.

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