Miko Peled : “The General Son Journey “

Miko Peled : “The General Son Journey “

Ricordi del nostro servizio militare.
Uno dei ragazzi era un ufficiale delle forze speciali navali israeliane, un capitano dei venerati Commandos navali. Una volta ci raccontò di come lui e la sua unità avrebbero pattugliato la costa di Gaza a bordo delle loro navi da guerra. Si imbattevano nei pescherecci di Gaza e di tanto in tanto individuavano una barca in particolare, ordinavano ai pescatori di tuffarsi in acqua e la facevano saltare in aria. Poi, sotto la minaccia delle armi, dicevano ai pescatori di contare da uno a cento e poi di ricominciare da capo. Li facevano contare ancora e ancora finché uno dopo l’altro i pescatori non riuscivano più a stare a galla e annegavano. Il giovane ufficiale israeliano ha detto che lo facevano, secondo lui, “…per dare un esempio e insegnare agli arabi chi comanda”.

Roger Brooke Taney : ” Equality ” 1931

Roger Brooke Taney : ” Equality ” 1931

Il benessere sociale… dipende dalla coesione e dalla solidarietà. Implica l’esistenza non semplicemente di opportunità di ascesa, ma di un alto livello di cultura generale e di un forte senso di interessi comuni.
… La felicità individuale non richiede solo che gli uomini siano liberi di raggiungere nuove posizioni di benessere e distinzione; richiede anche che essi siano in grado di condurre una vita dignitosa e culturale, sia che salgano o meno.

Michael Sandel : ” The Tyranny of Merit “

Michael Sandel : ” The Tyranny of Merit “

Spesso si dà per scontato che l’unica alternativa all’uguaglianza di opportunità sia una sterile e oppressiva uguaglianza di risultati. Ma c’è un’altra alternativa: un’ampia uguaglianza di condizioni che consenta a coloro che non raggiungono grandi ricchezze o posizioni prestigiose di vivere una vita di decenza e dignità – sviluppando ed esercitando le proprie capacità in un lavoro che conquista stima sociale, condividendo una cultura ampiamente diffusa di imparare e deliberare con i propri concittadini sugli affari pubblici.

Jacques Ranciere : ” Hatred of Democracy “

Jacques Ranciere : ” Hatred of Democracy “

I grandiosi proclami repubblicani del ritorno alla politica negli anni ’90 sono serviti essenzialmente a sostenere le decisioni governative, anche quando segnalavano l’eliminazione della politica sotto le esigenze dell’illimitatezza del Capitale globale, e a stigmatizzare come arretratezza “populista” qualsiasi lotta politica contro tale cancellazione. L’unico compito in sospeso era attribuire, ingenuamente o cinicamente, l’illimitatezza della ricchezza agli appetiti voraci degli individui democratici, e fare di questa vorace democrazia la più grande catastrofe con cui l’umanità si distruggerà.

Jacques Ranciere : ” Hatred of Democracy “

Jacques Ranciere : ” Hatred of Democracy “

La democrazia è la realtà di uno stato sociale in cui è l’uomo privato ed egoista a governare, senza alcun riguardo per l’ordine collettivo. Il termine democrazia, quindi, non significa semplicemente una cattiva forma di governo e di vita politica. Significa strettamente uno stile di vita che si oppone a qualsiasi governo ben ordinato della comunità.