Dobbiamo abbandonare l’idea che c’è politica solo dove c’è visione, programma, progetto e prospettiva, dove c’è un obiettivo, decisioni da prendere e problemi da risolvere. Ciò che è veramente politico è solo ciò che emerge dalla vita e la rende una realtà definita, orientata. E nasce da ciò che è vicino e non da una proiezione verso il lontano. Il vicino non significa il ristretto, il limitato, lo stretto, il locale. Significa piuttosto ciò che è accordato, vibrante, adeguato, presente, sensibile, luminoso e familiare: il prensibile e il comprensibile. Non è una nozione spaziale ma etica.

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