Se guardiamo al mondo contemporaneo attraverso il prisma della politica radicale, ciò che vediamo è precisamente una “situazione rivoluzionaria” più o meno permanente, caratterizzata dalla coesistenza di estrema povertà ed estrema ricchezza. Ciò che deve essere spiegato in un mondo del genere è la stabilità piuttosto che le tendenze destabilizzanti; perché non succede nulla, o perché la controrivoluzione è stata così stabile e così forte.
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