La combinazione “pragmatica” di socialismo per i ricchi e austerità per i poveri è stata accompagnata dalla continua eviscerazione della contestazione politica dai meccanismi istituzionali (o simbolici) dell’economia globale. In termini istituzionali, la post-politica è definita dalla riduzione del politico all’economico. Questa subordinazione non è puramente ideologica, ma si incarna in forme istituzionali concrete, inclusa la privatizzazione delle banche centrali; l’imposizione dell’austerità su istruzione del Fondo monetario internazionale; la subordinazione della legislazione nazionale ai regimi giuridici dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e di altre organizzazioni multilaterali; la traduzione delle agende aziendali in politiche pubbliche attraverso una stretta cooperazione formale e informale con le reti imprenditoriali; e la delega di numerosi poteri decisionali a forme istituzionali non statali e quasi statali. L’economia è quindi sempre più isolata anche dalle forme più limitate di responsabilità democratica.