La devianza – nel senso in cui l’ho usata io, ovvero il comportamento illecito pubblicamente etichettato – è sempre il risultato di un’impresa. Prima che qualsiasi atto possa essere considerato deviante, e prima che qualsiasi classe di persone possa essere etichettata e trattata come estranea per aver commesso l’atto, qualcuno deve aver stabilito la regola che definisce l’atto come deviante. Le regole non vengono create automaticamente. Anche se una pratica può essere dannosa in senso oggettivo per il gruppo in cui si verifica, il danno deve essere scoperto e segnalato. Bisogna far sì che le persone sentano che si dovrebbe fare qualcosa al riguardo. Qualcuno deve richiamare l’attenzione del pubblico su queste questioni, fornire la spinta necessaria per portare a termine le cose e indirizzare le energie suscitate nella giusta direzione per ottenere una regola. La devianza è il prodotto dell’impresa nel senso più ampio del termine; senza l’impresa necessaria per far sì che le regole vengano emanate, la devianza che consiste nell’infrangere la regola non potrebbe esistere.

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