Affinché le rinnovabili forniscano la maggior parte della nostra energia, dovremmo aumentare di venti volte l’eolico e il solare. Ma non ci sono abbastanza metalli da terre rare sul pianeta per costruire un tale sistema energetico e poi sostituirlo ogni due decenni. Sostituire la maggior parte delle nostre industrie del carbone e del gas con quelle elettriche esaurirebbe tutta la nostra energia e le nostre risorse in una sola volta, aumentando enormemente le emissioni e il degrado ambientale nel breve periodo. Potrebbe anche aumentare la disuguaglianza energetica, deviando potere e risorse alla ricostruzione del settore energetico stesso. D’altra parte, una transizione lenta, man mano che le cose si esauriscono, potrebbe non creare tali stress, ma richiederebbe molti decenni per portarci a zero emissioni nette. Entrambi gli approcci portano alla catastrofe. Le leggi fondamentali della fisica sono impossibili da violare. L’unica vera risposta, quella veramente semplice che né i filantrocapitalisti né i tecnologi verdi vogliono sentire, è che dobbiamo ridurre del tutto il nostro consumo di energia. La decrescita è l’unico modo infallibile per ridurre l’impronta di carbonio dell’umanità.