Philip Cortney ha sostenuto che la Dichiarazione universale dei diritti umani avrebbe dovuto andare oltre includendo “il diritto alla libera circolazione dei capitali”. Secondo una stima prudente, un terzo della ricchezza mondiale è detenuto offshore, con l’80% delle transazioni bancarie internazionali che si svolgono lì. Brittain-Catlin e molti altri sostengono che il capitale venga riportato a terra, per un motivo: garantire che le grandi società possano essere trascinate fuori dalla “rete sotterranea dei paradisi fiscali” e, di conseguenza, essere adeguatamente tassate.
Come si può realizzare questo cambiamento di sistema? Un punto di leva chiave nel sistema finanziario complesso e globale si trova dove il capitale attraversa i confini.