La difficile situazione dell’Antropocene richiede un sistema valutario ridisegnato con una logica diversa, fornendo agli attori del mercato uno scopo speciale che li inciti ad acquistare merci che rappresentino lavoro locale, un minimo di trasporti ed emissioni di gas serra e preoccupazione per l’ambiente locale. Una tale localizzazione volontaria del metabolismo sociale rappresenterebbe una trasformazione democratica delle condizioni strutturali per la razionalità del mercato. Data la nuova razionalità localizzante introdotta dall’opzione di utilizzare una moneta complementare come qui delineata, la nozione di potere del consumatore si avvicinerebbe finalmente alle aspirazioni benevole della dottrina di mercato professata fin dal Settecento, generando pratiche più eque e sostenibili come logica conseguenza di come è progettato il sistema valutario.