L’organizzazione della produzione basata sulla circolazione consente al capitalismo di “ottimizzare le differenze” tra gli status dei lavoratori e i diversi “costi della forza lavoro” nel mondo, cioè di ottimizzare le modalità eterogenee di sfruttamento e di trarre profitto dai differenziali esistenti tra i sistemi di sicurezza sociale, tra il regime fiscale e quello giuridico.
Il governo di questa produzione globalizzata ha il suo centro strategico nella finanza, la cui “merce”, il denaro, circola a una velocità superiore a quella delle merci gestite dalla logistica. La finanza, come la logistica, mantiene un rapporto molto stretto con la guerra e in particolare con la guerra contro le popolazioni, per la quale costituirà l’arma più formidabile.