Le società finanziarie hanno ormai da decenni soppiantato i governi nel finanziamento di attività che un tempo erano di dominio del settore pubblico: acqua, trasporti, istruzione, alloggi, servizi ambientali e salute. Il settore finanziario ha avuto un tale successo nel commercializzare e monetizzare ogni sfera dell’attività collettiva, che non rimane quasi nessun bene o attività privata o pubblica che non sia stata mercificata, “prezzata” e commercializzata a livello globale. I prezzi dei servizi essenziali – compresa la sanità e l’istruzione superiore – sono aumentati al di là della portata di milioni di persone, tanto che insieme sono una delle principali cause del flagello della disuguaglianza.
Se, nell’interesse dell’ecosistema, vogliamo allontanare le economie dai combustibili fossili, allora le società e i loro governi devono riprendere il controllo su questi settori chiave.