Anche la Cina è riuscita a realizzare importanti progressi economici senza ridurre i consumi delle famiglie e senza fare eccessivo affidamento sui capitali esteri. Il suo reddito pro capite è più che raddoppiato negli anni ’90 grazie soprattutto alla crescita dei prestiti bancari. La loro quota sul PIL è aumentata dall’86 per cento nel 1990 al 150 per cento nel 2003. Nel caso di Cina e Germania, è la crescita economica indotta dalla disponibilità di credito che ha consentito un aumento del tasso di risparmio delle famiglie. Gli investimenti hanno stimolato il risparmio nazionale, non viceversa!
Studi empirici hanno mostrato che episodi di forte crescita del credito hanno raramente portato a un’elevata inflazione; o meglio, che episodi inflazionistici sono stati raramente preceduti da un aumento dell’offerta di moneta.