Nei magazzini di Amazon vengono monitorati costantemente i movimenti di ogni lavoratore: quanto tempo impiega a prelevare un articolo per la consegna, quanto spesso un lavoratore va in bagno e così via. Questi vengono confrontati con gli standard previsti, spesso faticosi, come imballare centinaia di scatole all’ora. Il mancato rispetto degli standard richiesti può portare al licenziamento dei lavoratori. Spesso non c’è coinvolgimento umano nell’amministrazione di questo processo. I lavoratori sono gestiti e persino licenziati da algoritmi.
Rispetto alla possibilità che un manager ti osservi e ti sorprenda a lavorare in modo non ottimale, non c’è posto dove nascondersi. Nei magazzini di Amazon ci sono ancora dei gestori, che si limitano a seguire le istruzioni date loro da un computer. Ciò significa che le decisioni quotidiane attraenti che non hanno senso diventano impossibili.