È facile dimenticare che i mercati sono creazioni umane, proprio perché abbiamo creato tanti mercati. Nel mondo premoderno, i mercati erano accuratamente circoscritti. Un mercato era uno spazio fisico. Un mercato era anche un evento con un inizio e una fine, spesso scandito dal suono delle campane. Ora viviamo in un mercato sempre aperto e che non ha confini fisici. L’ubiquità dei mercati, tuttavia, ha solo aumentato l’importanza di una regolamentazione efficace. L’esperienza degli ultimi decenni ci ricorda che, come sicuramente le cattive regole possono danneggiare i mercati e la società, altrettanto può fare l’assenza di regole e di applicazione.