Il passaggio a una società postindustriale è una potenziale apertura verso un modello di società in cui i modi e i mezzi di produzione siano diversificati e favorevoli all’iniziativa personale. Mentre la produzione industriale è standardizzata a lungo termine, la produzione conviviale incoraggia la creatività personale e l’innovazione collaborativa. Il passaggio dalla produttività alla convivialità è, in un certo senso, il passaggio dalla scarsità economica alla spontaneità e stravaganza di un’economia del dono. Dal punto di vista della decrescita, la convivialità costituisce uno dei suoi costrutti antropologici centrali; rappresenta la fede nella possibilità di spazio per le relazioni, il riconoscimento, il piacere e in generale il vivere bene, e quindi riduce la dipendenza da un sistema industriale e di consumo.