La gestione dei rifiuti richiede trasporto ed energia. È un notevole contributo al cambiamento climatico. Quasi il 5 percento delle emissioni globali di gas a effetto serra è dovuto alla gestione dei rifiuti (esclusi i trasporti), trainata principalmente dallo spreco alimentare e da una gestione impropria. Se bruciati all’aperto, i rifiuti contribuiscono all’inquinamento atmosferico e ai rischi per la salute; quando depositati in discarica, occupano spazio e possono lisciviare le tossine nel suolo e nelle acque sotterranee. I rifiuti si fanno strada anche nei corsi d’acqua e negli oceani. Più di 270.000 tonnellate di rifiuti di plastica si trovano negli oceani del mondo, dove i vortici li concentrano in enormi macchie di immondizia. Finora ne sono stati identificati tre: uno nel Nord Pacifico (il Great Pacific Garbage Patch), uno nel Sud Pacifico e uno nel Nord Atlantico. Il Great Pacific Garbage Patch misura 1,6 milioni di chilometri quadrati (tre volte le dimensioni della Francia) e parti di essa hanno fino a 100 chilogrammi di plastica per chilometro quadrato. La plastica può circolare negli oceani per anni, degradando alla luce del sole in microplastiche, formando una sorta di zuppa pepata consumata da uccelli e pesci. Le microplastiche marine non si limitano alla superficie del mare; sono state anche documentate nella colonna d’acqua e nelle comunità animali del mare profondo. Il più grande spazio abitativo sulla terra, il mare profondo, potrebbe anche rivelarsi uno dei più grandi serbatoi di microplastiche, che sono stati trovati anche nell’atmosfera e nelle montagne remote.
Giorno: 24 aprile 2020
Il 20 presidente Ronald Reagan : “Osservazioni alla cerimonia di presentazione della medaglia presidenziale della libertà”, 19 gennaio 1989.
Un uomo mi scrisse: “Puoi andare a vivere in Francia, ma non puoi diventare un francese. Puoi andare a vivere in Germania, Turchia o Giappone, ma non puoi diventare un tedesco, un turco o un giapponese. Ma chiunque, da qualsiasi angolo della Terra, può venire a vivere in America e diventare un americano”.
Sì, la torcia di Lady Liberty simboleggia la nostra libertà e rappresenta la nostra eredità, la compattezza con i nostri genitori, i nostri nonni e i nostri antenati. È quella signora che ci dà il nostro posto fantastico e speciale nel mondo. Perché è la grande forza vitale di ogni generazione di nuovi americani che garantisce che il trionfo americano continuerà senza pari nel prossimo secolo e oltre. Altri paesi potrebbero cercare di competere con noi; ma in quest’area vitale, come un faro di libertà e opportunità che attira la gente del mondo, nessun paese sulla Terra ci si avvicina. Questa, credo, è una delle fonti più importanti della grandezza dell’America. Governiamo il mondo perché, unico tra le nazioni, attiriamo il nostro popolo – la nostra forza – da ogni paese e ogni angolo del mondo. E così facendo rinnoviamo e arricchiamo continuamente la nostra nazione. Mentre altri paesi si aggrappano al passato stantio, qui in America insuffliamo la vita nei sogni. Creiamo il futuro e il mondo ci segue nel domani. Grazie a ogni ondata di nuovi arrivati in questa terra di opportunità, siamo una nazione sempre giovane, piena di energia e nuove idee, e sempre all’avanguardia, che porta sempre il mondo alla prossima frontiera. Questa qualità è vitale per il nostro futuro come nazione. Se mai chiudessimo la porta ai nuovi americani, la nostra leadership nel mondo sarebbe presto perduta.