Gli scienziati evoluzionisti ammettono che eventi veramente importanti sono impossibili da prevedere. Le previsioni possono essere solo approssimative e probabilistiche non perché ci mancano gli strumenti, i modelli, i set di dati o la potenza di calcolo, ma piuttosto a causa della contingenza e della complessa interazione delle variabili interdipendenti nel tempo. Nella storia, le variabili stesse cambiano, si adattano e sono influenzate dalla storia stessa. La previsione richiede un’analisi lineare delle variabili che reagiscono tra loro in modo prevedibile. Per molti, se non per la maggior parte, scienziati politici, tale analisi nega le realtà del mondo in cui viviamo. Ancora una volta vediamo che lo studio dell’evoluzione non è, e non può essere, “come la fisica” perché ciò che studiamo e ciò che ci interessa spiegare non sono oggetti inanimati ai quali si applicano leggi assolute, invarianti e fisse.