20 December 2018
United Nations Support Mission in Libya – Office of the High Commissioner for Human Rights (estratto)
6. Raccomandazioni
Per affrontare le orribili violazioni sistemiche e gli abusi dei diritti umani subiti dai migranti in Libia impunemente, l’approccio della Libia alla gestione della migrazione deve essere revisionato, con le protezioni dei diritti umani al centro dei piani di risposta. Inoltre, poiché i gruppi armati e le bande criminali continuano ad arricchirsi su tratta di persone, traffico di migranti e rifugiati, estorsioni e altri abusi contro migranti e rifugiati, affrontare tali crimini non è solo in linea con gli obblighi della Libia ai sensi del diritto internazionale, ma è anche essenziale alla creazione dello stato di diritto e alla costruzione di istituzioni nazionali in Libia.
L’Unione europea e i suoi Stati membri devono inoltre riconsiderare i costi umani delle loro politiche e sforzi per arginare la migrazione verso l’Europa e garantire che la loro cooperazione e assistenza alle autorità libiche siano basate sui diritti umani, in linea con i propri obblighi ai sensi dei diritti umani internazionali e della legge sui rifugiati, e non comportano, direttamente o indirettamente, che uomini, donne e bambini rimangano intrappolati in situazioni offensive con poche speranze di protezione e rimedio.
L’UNSMIL e l’OHCHR formulano le seguenti raccomandazioni, in linea con le raccomandazioni formulate nella relazione congiunta “Detenuti e disumanizzati: abusi dei diritti umani nei confronti dei migranti in Libia”, pubblicata il 13 dicembre 2016.218 che rimangono in gran parte non rispettati due anni dopo, così come il Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare di dicembre 2018:
6.1 Alle autorità libiche:
– Rilasciare tutti i migranti e i rifugiati detenuti in modo arbitrario, dando la priorità a:
-individui in situazioni vulnerabili, compresi i bambini, in particolare quelli che non sono accompagnati o separati; famiglie; donne in gravidanza e in allattamento; sopravvissuti alla tratta, torture e stupri; persone con particolari esigenze di salute fisica o mentale; e le persone che vivono con disabilità; e
– le persone identificate dall’UNHCR che necessitano di protezione internazionale dei rifugiati.
– Modificare la legislazione libica, comprese le leggi n. 6 del 1987 e n. 19 del 2010, per depenalizzare l’ingresso, il soggiorno e l’uscita irregolari dal paese e porre fine alla pratica della detenzione obbligatoria o automatica dei migranti, garantendo che eventuali infrazioni all’immigrazione siano trattate come reati amministrativi piuttosto che penali.
– In cooperazione con le parti interessate, privilegiare lo sviluppo e l’attuazione di alternative non detentive alla carcerazione, in linea con il diritto internazionale dei diritti umani.