Libertà significa essere in grado di fare ciò che si desidera o ciò che piace.
Ma fare ciò che si desidera richiede risorse e fondamentalmente una risorsa, i soldi. La povertà è uno dei limiti più insidiosi sulle persone che impedisce loro di provare la libertà. Se si desidera schiavizzare un popolo, prima bisogna impoverirlo. Quando le persone sono povere loro non hanno altre opzioni che accettare le tue offerte o morire.  Non è per caso che Patrick Henry disse: “Dammi la libertà o dammi la morte”. Perché l’opposto della libertà è la schiavitù. Oggi gli americani sembrano condividere l’idea che una persona sia in povertà perché è pigra, moralmente corrotta, o cose del genere. In breve, noi americani accusiamo i poveri di essere poveri. È interessante notare che i poveri avevano genitori poveri. Quindi, in parte dare la colpa ai poveri per la loro povertà li incolpa di aver scelto male i genitori. Sì, i bambini spesso si spostano in strati economici diversi dallo
strato economico dei genitori – un po ‘più o un po’ meno – ma non lontano.
I bambini dei poveri non hanno il lusso di decrescere nello status economico.
Cominciano già dal fondo. Se si dovesse guardare la distribuzione della differenza di reddito o di stato economico tra i bambini ed i loro genitori, si potrebbe trovare qualcosa di simile a una curva a forma di campana per tutte le classi sociali salvo i poveri. Figli dei poveri, su questa differenza la loro variabile genitore, mostrerà una curva unilaterale ripida. Ciò significa che i poveri sono sproporzionatamente “bloccati” nella situazione socioeconomica dei loro genitori – cioè, povertà. Sono bloccati perché uscire dalla povertà richiede una base di risorse affidabili – un reddito o qualcuno che fornisca le risorse per la formazione o l’educazione e il supporto durante questo periodo di apprendimento. I poveri non hanno soldi. Non avere i soldi per fare qualcosa, per i poveri non è una questione di scelta economica; essi non posso permetterselo. Semplicemente non hanno i soldi. Ci vogliono soldi per fornire quella spinta che tutti gli altri gruppi socioeconomici abitualmente danno ai loro figli. Pertanto, concludo che la libertà richiede un
reddito di base per avere una ragionevole possibilità di diventare una realtà “per
tutti”.

Quindi, come può quel reddito diventare una realtà? Abbiamo provato tutto, dai trasferimenti di reddito alla beneficenza e al workfare. Tutto ciò che abbiamo
provato nella guerra contro la povertà ha delle condizioni – restrizioni su come i poveri possono usare quello che a malincuore diamo. Divertente, vogliamo far uscire i poveri dalla povertà, ma non gli diamo la libertà di farlo senza gravi vincoli, anzi restrizioni draconiane. Vogliamo giudicare ciò che è “buono” per loro. Vogliamo impedire ai poveri di fare scelte sbagliate. Vogliamo che i poveri usino le risorse nel modo in cui vogliamo noi. “Mi dispiace, ma questa non è libertà, questa è una forma di reclusione. Se vuoi un popolo libero, liberalo dalle catene della povertà, dona loro la libertà, dai loro denaro.

 

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