La nostra opinione è che, contrariamente alla sua presentazione popolare, il neoliberalismo differisce dal liberalismo classico nell’assegnare un ruolo significativo allo stato. Uno dei compiti principali del neoliberismo è stato di conseguenza prendere il controllo dello stato e riproporlo. Mentre il liberalismo classico sosteneva il rispetto per una sfera naturalizzata presumibilmente
al di là del controllo statale (le leggi naturali dell’uomo e del mercato), i neoliberali comprendono che i mercati non sono “naturali”. I mercati non emergono spontaneamente quando lo stato si allontana, ma devono invece essere consapevolmente costruiti, a volte da zero. Ad esempio, non esiste un mercato naturale per i comuni (acqua, aria fresca, terra), o per l’assistenza sanitaria o per l’istruzione. Questi e altri mercati devono essere costruiti attraverso una gamma elaborata di costrutti materiali, tecnici e legali. I mercati del carbonio hanno richiesto anni per essere costruiti; mercati della volatilità esistono in gran parte in funzione di modelli finanziari astratti; e persino i mercati più basilari richiedono un design complesso. Sotto il neoliberalismo, lo stato assume quindi un ruolo importante nella creazione di mercati “naturali”. Lo stato ha anche un ruolo importante nel sostenere questi mercati: il neoliberismo richiede allo stato di difendere i diritti di proprietà, far rispettare i contratti, imporre leggi anti-trust, reprimere il dissenso sociale e mantenere la stabilità dei prezzi a tutti i costi. Quest’ultima domanda, in particolare, si è notevolmente ampliata a seguito della crisi del 2008 nella gestione a tutto spettro delle questioni monetarie attraverso le banche centrali. Pertanto commettiamo un grave errore se pensiamo che lo stato neoliberista intenda semplicemente fare un passo indietro dai mercati. Gli interventi senza precedenti delle banche centrali nei mercati finanziari sono sintomatici non del collasso dello stato neoliberista, ma
della sua funzione centrale: creare e sostenere i mercati a tutti i costi. Eppure è stato un percorso arduo e tortuoso dalle origini del neoliberismo al presente, in cui le sue idee hanno influenza su quelle che iniettano trilioni di dollari nel mercato.