Stiglitz e Soros accettano il principio di una società di mercato, ma dubitano che il mercato garantisca automaticamente l’efficienza. La loro critica, basata su nozioni di riflessività e informazioni asimmetriche, è simile a quella di Keynes. Gli economisti, a cominciare da Alfred Marshall nel diciannovesimo secolo, hanno sostenuto che gli esseri umani sono “razionali” nel senso che cercano di massimizzare i loro benefici personali e ridurre al minimo i costi di qualsiasi transazione. I consumatori mirano a massimizzare l’utilità, e i produttori il profitto. Entrambi i gruppi calcolano il miglior corso d’azione durante milioni di transazioni. Le azioni di milioni di produttori e consumatori funzionano come una “mano invisibile” creando la scelta, la prosperità e anche la giustizia. La liberalizzazione suggerita dal Consenso di Washington è fondata su ipotesi di razionalità, calcolo e massimizzazione del comportamento. Tenuto conto di questi fondamenti, è sicuro assumere che il mercato dovrebbe essere esteso per quanto possibile perché genera risultati efficaci. in genere, possiamo sostenere che se un paese rimuove i controlli sul capitale, la sua entrata in un mercato monetario globale porterà dei vantaggi. se un paese ha buone politiche economiche, il denaro affluira’ quando gli investitori acquistano la sua moneta in modo da ottenere guadagni. se un paese è in deficit commerciale, la domanda della sua moneta diminuirà, perché gli stranieri ne richiederanno meno per acquistare i beni e i servizi del paese. Poiché la domanda diminuisce, il valore della moneta diminuirà; a loro volta, le sue esportazioni diventeranno meno costose e le sue importazioni saranno più costose. Quando si esporta molto e si importa poco, il deficit sparisce magicamente. Il mercato è un dispositivo strutturale, un meccanismo per ripristinare l’equilibrio o il bilancio. Tuttavia, come affermano Soros e Stiglitz, questa nozione di mercato ha poca attinenza con le condizioni e le complessità della realtà economica moderna. Il denaro scambiato con le merci è una piccola percentuale di flussi di valuta speculativi, il che significa che le valute sono poco influenzate dai saldi commerciali ed è pertanto improbabile che scendano per ripristinare l’equilibrio. Con la liberalizzazione del capitale, miliardi di dollari di valute scorrono dentro e fuori dalle economie in pochi secondi. Tali flussi creano onde di caos piuttosto che ripristinare l’equilibrio.