Per la stragrande maggioranza della popolazione, coloro che trascorrono la maggior parte della loro vita nel paese di nascita (ius soli) o parentela (ius sanguinis), il passaggio verso ius nexi non comporterà una significativa differenza: acquisiranno la piena cittadinanza di diritto. Tuttavia, questa modifica potrebbe fare una differenza significativa per coloro che si trasferiscono oltre i confini. In particolare, può fare la differenza per due elementi importanti: gli eredi nominali del diritto di nascita (i figli o i nipoti degli emigrati che hanno lasciato il paese di cittadinanza ereditaria) e gli stakeholder residenti a lungo termine che non sono cittadini (quelli che si sono stabiliti in una nuova patria ma ancora non hanno ricevuto la cittadinanza). Quando i processi di globalizzazione si approfondiranno, vedremo probabilmente più individui e famiglie che rientrano in queste categorie, che evidenziano, da diversi punti di vista, la crescente inadeguatezza di affidarsi a definizioni ascrizionali dell’adesione nell’assegnazione delle protezioni legali della cittadinanza e della relativa sicurezza, voce e opportunità.