Per Keynes nel 1926 il problema politico era chiaro; era
“la combinazione di tre cose: l’efficienza economica, la giustizia sociale e la libertà individuale. La prima ha bisogno di coscienza critica, precauzione, e conoscenze tecniche; la seconda di uno spirito disinteressato ed entusiasta che si focalizzi sull’uomo comune; la terza di tolleranza, ampiezza di vedute, apprezzamento delle eccellenze di varietà e di indipendenza, preferendo, al di sopra di tutto, dare opportunità ai progetti eccezionali e a chi intraprende un’attivita’.”