Molto è stato scritto su come il mondo sviluppato debba affrontare i suoi deficit di bilancio strutturali. Ma il legame che deve ancora essere adeguatamente riconosciuto è che le controparti relative a tali deficit di bilancio “insostenibile” del settore pubblico sono anch’esse eccedenze aziendali “insostenibili” del settore … Il problema non è che i governi hanno speso “troppo”; è che le imprese hanno speso “troppo poco”.
Inoltre, poiché questo risparmio aziendale è la controparte principale all’indebitamento del governo, fino a quando le aziende inizieranno a spendere di nuovo, il peso della regolazione fiscale dovrà cadere su tagli nei servizi pubblici e una maggiore tassazione personale.
Mese: giugno 2017
David Harvey: “The Enigma of Capital”
Il punto della politica rivoluzionaria non è quello di proteggere l’ordine antico, ma di attaccare direttamente le relazioni di classe e le forme capitalistiche del potere statale. Le trasformazioni rivoluzionarie non possono essere realizzate senza cambiare minimamente le nostre idee, abbandonare le nostre credenze e pregiudizi, rinunciare a varie comodità e diritti quotidiani, sottoporci ad un nuovo regime quotidiano, cambiando i nostri ruoli sociali e politici, riassegnando i nostri diritti, doveri e responsabilità e alterare i nostri comportamenti per meglio adattarsi alle esigenze collettive e ad una volontà comune.
Il mondo intorno a noi – le nostre geografie – deve essere radicalmente modificato, così come le nostre relazioni sociali, il rapporto con la natura e tutte le altre sfere d’azione nel processo co-rivoluzionario. È comprensibile, in una certa misura, che molti preferiscano una politica di negazione a una politica di confronto attivo con tutto ciò. Sarebbe anche confortante pensare che tutto questo potesse essere compiuto pacificamente e volontariamente, che avremmo spogliato noi stessi, per così dire, di tutto ciò che ora ci impedisce di creare un ordine sociale piu’ solido ed equo. Ma sarebbe ingenuo immaginare che tutto questo si potrebbe realizzare senza nessuna lotta attiva né forme di violenza. Il capitalismo è entrato nel mondo, come disse una volta Marx, bagnato di sangue e di fuoco. Anche se potrebbe essere possibile fare un lavoro migliore agendo dall’interno piuttosto che entrando da fuori, le probabilità sono pesantemente contrarie a qualsiasi passaggio puramente pacifico verso la terra promessa.
Gordon Brown, speech to Mansion House dinner, London, 20 June 2007 (a week before he succeeded Tony Blair as prime minister, and six weeks before the beginnings of the global financial crisis)
Questa è un’epoca che la storia ricorderà come l’inizio di una nuova età dell’oro per la City di Londra, e voglio ringraziarvi per quello che state ottenendo. E credo che la lezione che impariamo dal successo della City ha ramificazioni ben oltre la city stessa – che stiamo conducendo perche’ siamo i migliori a mettere in atto esattamente quell’insieme di qualità necessarie per il successo globale.
César Rendueles: “La Grande Regressione”
Terminata la Guerra fredda, via via che il welfare state veniva messo sempre più in discussione dall’egemonia neoliberista, l’Ue si è rivelata essere una carcassa finanziaria vuota, nella quale la decisione di introdurre una moneta unica senza politiche fiscali e sociali comuni rappresentava un suicidio al rallentatore.
L’unica via d’uscita all’implosione dell’Unione europea consiste nel cancellare il malinteso storico per cui nella costruzione di un progetto politico continentale era il mercato ad avere la priorita’. Solo i contromovimenti democratizzanti della periferia del Sud dell’Europa sono in grado di promuovere un progetto del genere. Rispetto ai partiti politici tradizionali, questi contromovimenti mirano a un empowerment popolare che metta fine alla dittatura dei mercati. E a differenza dei programmi identitari o neoprotezionisti, come la Brexit, hanno bisogno di un ambito di sovranità allargato che permetta loro di sfidare con successo le élite economiche globali, sfuggite al controllo degli stati nazionali. Inoltre una demercificazione su scala europea potrebbe comportare una forte sfida all’ordine neoliberista globale.
Ariel Lowenstein: “Disaster Capitalism”
“E’ stata appena aperta ad Amburgo, Germania la prima clinica della comunità – là si trovano 16.000 persone senza assicurazione; così le cliniche della comunità sono in crescita in tutto il continente.”
Il declino nel settore sanitario governativo nelle democrazie libere e aperte costituisce un avvertimento che le politiche finanziarie estreme portano alla disarmonia sociale.
Probabilmente le questioni più gravi ruotavano intorno al ruolo dell’euro nella crisi economica della Grecia.
E’ stato questo il motivo del declino del paese? anche se Syriza è impegnato a rimanere nella zona euro, il capitalismo disastroso è diventato più estremo sotto le sue regole. “L’euro è semplicemente il Marco tedesco circondato da stelline,” ha scritto il giornalista investigativo Greg Palast dopo la vittoria elettorale di Syriza nel 2015.
Robert Mundell della Columbia University – padre sia dell’euro e di Reagan e della Thatcher deregulation – ha detto a Palast che l’obiettivo principale dell’euro era di togliere ai parlamenti la capacità di controllare le proprie politiche fiscali. “Senza la politica fiscale”, ha spiegato a Palast, “l’ unico modo in cui le nazioni possono mantenere i posti di lavoro è la riduzione competitiva delle norme in materia di business”.
John hilary, Independent – On Cecilia Malmström
Recentemente, il trattato sul commercio internazionale TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) ha acquisito un nuovo simbolo: la fredda risposta del commissario del commercio UE Cecilia Malmström, che, quando un giornalista le ha chiesto come avrebbe potuto continuare la sua promozione del TTIP di fronte alla massiccia opposizione pubblica, ha risposto senza vergogna: “non ho avuto il mio mandato da parte dei cittadini europei”
Fonte: http://www.independent.co.uk/voices/i-didn-t-think-ttip-could-get-any-scarier-but-then-i-spoke-to-the-eu-official-in-charge-of-it-a6690591.html
When Crossing the U.S.-Mexico Border Was Not a Crime
David C. Korten: “When Corporations Rule the World”
I modi di soddisfare una data necessità dannosi all’ambiente sono in genere
quelli che contribuiscono maggiormente al prodotto interno lordo (PIL).
Ad esempio, guidare per un Km. in un’auto contribuisce maggiormente
al PIL rispetto a percorrere un Km. su una bicicletta. Installare un condizionatore d’aria incrementa il PIL in misura maggiore che aprire una finestra. Consumare alimenti confezionati piuttosto che utilizzare cibi naturali acquistati in contenitori riutilizzabili anche.
Potremmo dire che il PIL, tecnicamente una misura del flusso di denaro che sta attraversando l’economia, rappresenta la velocita’ alla quale stiamo trasformando le risorse in spazzatura.
Le nostre misure del PIL non fanno tali distinzioni. Anzi, una parte importante di ciò che si presenta come crescita del PIL è il risultato di:
– spostamento delle attività dall’economia sociale e domestica e della comunità all’economia monetaria, con la conseguente erosione di capitale sociale;
– esaurimento di risorse naturali come foreste, pesca e petrolio e riserve minerarie molto al di sopra dei loro tassi di recupero; e
– ascrivere come reddito i costi che sosteniamo per difendere noi stessi dalle
conseguenze della crescita, come lo smaltimento dei rifiuti, la pulizia delle discariche tossiche e le fuoriuscite di petrolio, l’ assistenza sanitaria alle vittime di malattie causate dall’ambiente, la ricostruzione dopo le inondazioni risultanti
da attività umane come la deforestazione e la spesa per i dispositivi di controllo dell’inquinamento.
La contabilità finanziaria standard deduce dal reddito un’indennità per
l’ammortamento delle attività patrimoniali. I sistemi contabili con i quali si misura la crescita economica non fanno alcun aggiustamento comparabile per
l’esaurimento del capitale sociale e naturale. Infatti, la contabilità economica
conta anche molti costi di crescita economica come vantaggi economici
mentre essi riducono, anziché aumentare, il nostro benessere. I risultati sono
talvolta ridicoli. Ad esempio, i costi per la pulizia della fuoriuscita di petrolio dalla Exxon Valdez sulla costa dell’Alaska (e i costi di riparazione dei danni derivati dall’attacco terroristico del World Trade Center di New York) sono stati conteggiati come un contributo netto alla produzione economica. Secondo questa logica distorta, i disastri che sono tragici per la gente e l’ambiente sono vantaggiosi alla società.
John Smith: “Imperialism in the Twenty-First Century”
Paul Mason: “Post Capitalism: A Guide to Our future”
Nel 1980, l’intellettuale francese André Gorz ha annunciato che la classe operaia era morta. Permanentemente scissa come gruppo sociale e culturalmente diseredata, il suo ruolo come agente di progresso sociale era finito.
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