C’è verità in ciò che molti di noi credono, e in cosa siamo tutti pressati e spinti a credere e troppo spesso ci sentiamo tentati e disposti ad accettare? In sintesi, è vero che “la ricchezza dei pochi è beneficio di tutti”? È vero in particolare che qualsiasi manomissione della disuguaglianza naturale degli esseri umani sia dannosa per la salute e il vigore della società, nonché per i suoi poteri creativi e produttivi che ciascun membro umano della società ha interesse di incentivare e tenere al massimo livello concepibile? E è vero che la differenziazione delle posizioni sociali, delle capacità, dei diritti e dei premi riflette le differenze nelle dotazioni naturali e i contributi dei suoi membri al benessere della società?