Nel Frammento sulle Macchine, queste due idee – che la forza motrice della produzione è la conoscenza, e la conoscenza spesa nelle macchine è sociale – hanno portato Marx alle conclusioni seguenti.
In primo luogo, in un capitalismo fortemente meccanizzato, aumentare la produttività attraverso una migliore conoscenza è una fonte molto più attraente di profitto che estendere la giornata di lavoro, o accelerare il lavoro: giorni in più consumano più energia, l’accelerazione della produzione ha raggiunto i limiti della destrezza e della resistenza umana. Ma una soluzione tramite la conoscenza è a buon mercato e senza limiti.
In secondo luogo, Marx sosteneva, il capitalismo basato sulla conoscenza non può sostenere un meccanismo di prezzo per cui il valore di qualcosa è dettato dal valore degli input necessari per produrlo. E ‘impossibile valutare correttamente gli input quando si presentano sotto forma di conoscenza sociale. La produzione basata sulla conoscenza tende alla creazione illimitata di ricchezza, indipendentemente dal lavoro speso. Ma il sistema capitalistico normale si basa sui prezzi determinati dai costi di produzione, e da’ per scontato che tutte le risorse siano disponibili in quantità limitata.
Per Marx, il capitalismo della conoscenza crea una contraddizione tra le “forze produttive” e le “relazioni sociali”. Questi costituiscono le “condizioni materiali per far saltare il fondamento del capitalismo.” Inoltre, questo tipo di capitalismo e’ costretto a sviluppare il potere intellettuale del lavoratore. Si tenderà a ridurre l’orario di lavoro (o a fermarne l’aumento), lasciando ai lavoratori il tempo di sviluppare talenti artistici e scientifici di fuori del lavoro, i quali diventano essenziali per il modello economico stesso. Infine Marx introduce un nuovo concetto, che non appare in nessun altro suo scritto, precedente o seguente: l’ “intelletto generale”. Quando si misura lo sviluppo della tecnologia, egli scrive, stiamo misurando la misura in cui “la conoscenza sociale generale è diventata una forza della produzione … sotto il controllo dell’ intelletto generale”.
Le idee delineate nel frammento sono state riconosciute nel 1960 come una divergenza totale dal classico marxismo. Nel ventesimo secolo, la sinistra aveva visto la pianificazione statale come la via d’uscita del capitalismo. Avevano stabilito che le contraddizioni interne del capitalismo erano nella natura caotica del mercato, nella sua incapacità di soddisfare i bisogni umani e nella sua propensione alla rottura catastrofica.
Nel frammento del 1858, però, ci troviamo di fronte ad un diverso modello di transizione: un percorso basato sulla conoscenza del capitalismo in cui la contraddizione principale è tra la tecnologia e il meccanismo di mercato. In questo modello, scarabocchiato su carta nel 1858 ma sconosciuto alle sinistre per più di 100 anni, il capitalismo crolla Perché non può esistere a fianco della conoscenza condivisa. La lotta di classe diventa lotta per essere umani ed essere educati durante il proprio tempo libero.