UNA NUOVA LINGUA E UNA NUOVA RETORICA
Mentre l’innovazione non è il ruolo principale dello Stato, illustrare il suo potenziale carattere innovativo e dinamico – la sua capacità storica, in alcuni paesi, di svolgere un ruolo imprenditoriale nella società – è forse il modo più efficace per difendere la sua esistenza e dimensione, in un approccio proattivo.
Cambiare il modo in cui noi parliamo dello Stato non e’ solo questione di cambiare la retorica – si tratta di cambiare il nostro modo di ragionare sullo Stato, il suo ruolo e la sua struttura.
Il modo in cui interpreto la sfida di Judt è che dobbiamo iniziare a utilizzare nuove parole per descrivere lo Stato. “Affollamento” è un concetto che – pur difendendo il settore pubblico – sta ancora utilizzando il negativo come punto di riferimento: la possibilità che gli investimenti pubblici eliminino gli investimenti privati dalla competizione per la stessa quantità limitata di risparmio. Se vogliamo descrivere qualcosa di positivo e visionario, si dovrebbe usare una parola che sia più audace e offensiva, non difensiva. Invece di analizzare il ruolo attivo dello Stato attraverso la correzione dei “fallimenti del mercato” (enfatizzati da molti economisti “progressisti” che giustamente vedono molti fallimenti), è necessario costruire una teoria del ruolo dello Stato nella formazione e la creazione di mercati – più in linea con il lavoro di Karl Polanyi (1944) che ha sottolineato come il “mercato” capitalista sia stato profondamente influenzato dalle azioni di stato fin dall’inizio . Nell’innovazione, lo Stato non solo “accentra” gli investimenti delle imprese, ma anche “li dinamizza” – creando la visione generale, la missione e il piano d’azione.
[…]
LO STATO IMPENDITORIALE
La mancanza di diffusione a livello di pubblico dominio sul ruolo imprenditoriale centrale che il governo ha nella crescita delle economie in tutto il mondo, oltre alla gestione keynesiana della domanda e di “creare le condizioni” per la crescita, attualmente sta mettendo questo modello di successo in grave pericolo.