L’articolo 103 della Carta delle Nazioni Unite, al quale gli Stati membri delle Nazioni Unite devono obbligatoriamente aderire, è molto chiaro: “In caso di contrasto tra gli obblighi dei membri delle Nazioni Unite in virtu’ del presente Statuto e gli obblighi sottoscritti in qualsiasi altro accordo internazionale, prevarranno i primi “.
Tra gli obblighi contenuti nella Carta, si trovano, tra l’altro, queste parole negli articoli 55 e 56: “l’innalzamento del tenore di vita, la piena occupazione e le condizioni di progresso e di sviluppo in campo economico e sociale […], il rispetto effettivo e universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali per tutti senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione “.
Questa Carta riconosce inoltre il diritto dei popoli a disporre di sé stessi (articolo 1-2) e la cooperazione internazionale dello sviluppo dei Popoli (articolo 1-3). Tutte queste disposizioni per proteggere i diritti umani di conseguenza hanno la precedenza su altri impegni assunti dagli Stati, tra i quali il rimborso del debito, e anche l’attuazione dei programmi di austerità imposti tra cui il FMI, la Banca Mondiale e la Commissione europea.